- Manutenzione e risanamento nel rispetto della pianificazione urbanistica dedicata ai centri storici - 

Nel “Glossario di urbanistica”, il centro storico viene definito come quella “parte del territorio comunale di più antica formazione, sottoposta a particolare tutela per assicurare la conservazione di testimonianze storiche, artistiche, ambientali”.

Le tappe dell’evoluzione legislativa in materia, fondano le loro radici dal 1939, anno in cui con le “Leggi Bottai” si focalizza l’attenzione sulla salvaguardia e la tutela dei beni culturali. Sono leggi innovative per l’epoca, sebbene il concetto di tutela sia ancora legato ad una “tutela di tipo passivo” dove la conservazione del singolo immobile è completamente slegata dall’analisi del contesto in cui lo stesso si inserisce.

Con il passare degli anni, sono stati fatti grandi passi in avanti, bypassando proprio quest’ultimo concetto e allargando la definizione di centro storico. Esso diviene l’insieme dell’ambiente costruito storico, che si spinge oltre i confini della città del passato pur mantenendo precisi connotati morfologici e architettonici.  

È sulla base di questo che i piani regolatori perimetrano queste zone definendole “Zone A” e predispongono apposite e specifiche discipline, che, unitamente all’attento studio ed analisi del manufatto nonché ai principi del restauro, costituiscono la base del buon recupero e della giusta conservazione.